Blog Prima Infanzia 0-3 anni 3 attività da fare con i bambini per imparare le emozioni

3 attività da fare con i bambini per imparare le emozioni

Quando i nostri bambini ridono, si arrabbiano o piangono sappiamo con certezza come si sentono? Nei primi anni di vita i bambini provano un arcobaleno di emozioni che non conoscono. Le manifestano attraverso il comportamento, ma non sanno ancora nominarle e riconoscerle.
E’ nostro compito aiutarli a dare un nome alle loro emozioni.

L’educazione emotiva dei bambini è molto importante e deve essere introdotta dalla prima infanzia, sia a scuola che in famiglia. Goleman (1995) ha introdotto il concetto di intelligenza emotiva, come la “capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri, di motivare noi stessi, e di gestire positivamente le nostre emozioni, tanto interiormente, quanto nelle relazioni sociali”. L’intelligenza emotiva è una competenza che va allenata nel bambino, in modo da renderlo consapevole e capace di gestire le proprie emozioni e di comprendere le emozioni e gli stati d’animo altrui.

Come possiamo aiutarli a capire le loro emozioni?

Come prima cosa dobbiamo dare un nome alle emozioni che provano, in modo che possano identificarle con chiarezza e soprattutto che possano comunicarci il loro stato emotivo.

Vediamo insieme come si può fare in 3 semplici modi:

  • Denominiamo i loro stati d’animo ogni volta che ne abbiamo occasione: quando vediamo il nostro bimbo ridere diciamo ‘mi sembri molto felice’ oppure se lo vediamo impaurito diciamo ‘capisco che questa cosa ti faccia paura…’ o ancora ‘lo so che sei triste perché…’ se notiamo che piange. In questo modo li aiutiamo a dare un nome all’emozione che provano in quel determinato momento.
  • Un gioco che si può fare insieme è poi quello di nominare foto o disegni di visi con varie espressioni. Partiamo dalle emozioni di base, quelle più semplici: rabbia, paura, gioia, tristezza, sorpresa e disgusto (Ekman 1992) e una volta che queste sono state interiorizzate si può passare alle varie sfumature (introducendo così anche l’intensità che un’ emozione può avere) e alle emozioni più complesse (gelosia, invidia, vergogna, allegria…).
  • Leggiamo inoltre con i nostri bimbi molti libri, non solo quelli specifici sulle emozioni. In ogni libro che leggiamo con loro, possiamo trovare l’occasione per soffermarci sui volti e sulle emozioni dei protagonisti.

Dare un nome alle emozioni e ampliare piano piano il vocabolario emotivo dei bambini è dunque la prima cosa da fare per aiutarli a riconoscere e quindi poter gestire le loro emozioni.

Ricordiamoci che l’emozione va sempre accolta e compresa, anche da noi adulti, sia le emozioni positive come la gioia, sia le emozioni più difficili da gestire come la rabbia e la tristezza. Dobbiamo insegnare ai nostri bimbi a non aver paura delle emozioni che provano. Questo avviene se percepiscono in noi calma e comprensione del loro stato d’animo.
Come sempre armiamoci di tanta pazienza e comprensione e aiutiamoli a diventare consapevoli dell’importanza delle emozioni.

Simona Barbieri

Pedagogista

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